L’uomo progressivo + Sabir, Minimantra, Stop That Jazz! – Baba Yoga – 4Cd
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Description
SABIR
L’atto di nascita di Baba Yoga. Nato da un concerto in un mini-anfiteatro underground a Trastevere, davanti a una cinquantina di persone in trance: Humphrey Baba e Danny Yoga (così si ribattezzano Gianfranco Salvatore e Danilo Cherni) si barcamenano tra tastiere e campionamenti, il primo anche agli oboi etnici e alla chitarra elettrica, il secondo a gestire tessiture ritmiche ed elettroniche, costruendo dal nulla una fascinosa partitura. Il disco più acido e psichedelico dell’intera discografia di Baba Yoga, il più coraggioso ed estremo, diventato “di culto” per gli appassionati più intransigenti.
MINIMANTRA
Per la prima volta Humphrey e Danny con altri musicisti e cantanti, dalle chitarre agli ensemble d’archi da camera, da voci salentine, a voci di bambine, a campionamenti vocali da tutto il mondo. E l’ingresso nella formazione dei sax di Daniele Tittarelli e delle percussioni di Arnaldo Vacca. La trance in chiave etnica, elettronica, pop e rock. «Nell’estrema varietà di strumenti, nell’uso policromo delle tastiere, nella sapienza dei campionamenti, un lavoro sonoro stratigrafico che all’immediatezza melodica giustappone la complessità timbrica. La proposta di Baba Yoga riesce a combinare i suoni dell’oggi con le suggestioni e le memorie etniche del Mediterraneo come del Medio ed Estremo Oriente» (Luigi Onori, “Il Manifesto”).
STOP THAT JAZZ!
Pensiero stupendo (e alquanto folle): la musica di Miles Davis (e di Wayne Shorter, e di Ornette Coleman) arrangiata in modo assolutamente “non jazz”. Con la conferma di Daniele Tittarelli e Arnaldo Vacca, più la tromba “zingara” di Cesare Dell’Anna, l’energia ineffabile e passionale di Xavier Girotto, l’ardore ritmico-timbrico di John Arnold alla batteria elettronica “live”. Il tutto registrato dal vivo nel corso di due storici festival: “Rumori Mediterranei” a Roccella Jonica, e la rassegna dedicata a Miles Davis dalla Casa del Jazz di Roma. «Una particolare combinazione di etno-jazz e musica elettronica, con ritmi coinvolgenti e un retrogusto psichedelico che coniuga l’arcaico con il futuribile, l’avanguardia con la discoteca, l’anima con il corpo. I membri fondatori Gianfranco Salvatore e Danilo Cherni (Humphrey Baba e Danni Yoga) sono due veri alchimisti» (“Il Mattino di Padova”).
L’UOMO PROGRESSIVO
Uno dei dieci migliori dischi di rock italiano del 2018 secondo la rivista “Classic Rock”. Un concept album di autentico rock progressivo, che racconta la storia – un po’ acustica e un po’ elettrica, un po’ medievale e un po’ rock, un po’ drammatica e un po’ tragicomica – di un disperato qualsiasi, uno di noi: l’uomo progressivo. Con Peppe Servillo (Avion Travel), Maria Pia De Vito (Area), Lino Vairetti (Osanna), Luciano Regoli (RRR) e Alvaro Fella (Jumbo) alle voci, Vittorio Nocenzi (Banco del Mutuo Soccorso) ospite al pianoforte, e la sezione ritmica dei Goblin. «Ci sono artisti che si dedicano alla sperimentazione per decenni e poi sfornano il capolavoro: L’UOMO PROGRESSIVO di Baba Yoga è uno di questi» (Francesco Coniglio, “Classic Rock”). «Unire l’alto e il basso, il sacro e il profano, il rock con la musica popolare, i tempi dispari con il quattro quarti, l’elettronica con un oud o un oboe, l’antichissimo e il futuribile: una perfetta sintesi con un concept che si colloca nella prestigiosa scia dei “viaggi sonori intorno all’uomo” incisi dalla fine dei ’60 a oggi, dai King Crimson ai Pink Floyd fino agli Osanna» (Marco Masoni, “Prog”).
Additional information
Etichetta | AMS Records, Gas Tone Records |
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Formato | CD, Album, Stereo |
Paese | Italy |
Uscita | 2005, 2006, 2007, 2018 |
Genere | Rock |
Stile | Prog Rock, Symphonic Rock |