Gli ascolti “intimi” hanno un loro perché; una scena acustica senz’altro meno spettacolare ma, in compenso, la vicinanza del punto d’ascolto, aiuta ad apprezzare le nuances timbriche e lo spessore “materico” degli strumenti. Nella redazione di Audio Sinapsi abbiamo pensato anche a questo, per poter fornire recensioni attendibili anche in ambienti relativamente piccoli, come quelli di molti appassionati che spesso hanno necessità di comprendere, quali siano le giuste dimensioni dei diffusori, in rapporto alle sale d’ascolto più tipiche dei moderni appartamenti condominiali.
L’ascolto “near field” allude alla distanza che intercorre fra diffusori e ascoltatore ma in realtà, sottende qualcosa di più, ovvero l’intimità che scaturisce da un certo tipo d’ascolto ravvicinato, in grado di focalizzare l’attenzione perlopiù sui citati aspetti timbrici, piuttosto che sulla scena acustica rappresentabile alla distanza della famosa “quinta fila”, presa a riferimento per valutare, a teatro, la scena sonora che l’orchestra disegna sul palco, attraverso l’interazione dialettica fra le sue parti (sezione dei fiati, dei violini, delle percussioni etc.).
l’ascolto near field è senz’altro foriero di grandi soddisfazioni proprio con i piccoli ensemble jazz e i quartetti d’archi, lasciandosi trasportare dal “fiato” dei musicisti e dal tappeto di rumori che inevitabilmente passa nelle registrazioni e che sono i principali artefici della verosimiglianza dell’evento riprodotto con quello reale.
Occorre sempre ricordare che, il concetto di Alta Fedeltà è riferibile all’ascolto “verosimile” di eventi live in acustico e che la fedeltà ai generi elettrificati, scaturisce da fattori totalmente diversi, essenzialmente legati alla SPL (Sound Pressure Level), indispensabili per il necessario coinvolgimento fisico dei generi Pop e Rock.
Anche in questi casi, un ambiente d’ascolto relativamente piccolo, può rivelarsi estremamente interessante per mettere in “giusta pressione” il palco, consentendo, dopo un corretto trattamento acustico, maggior controllo dei riverberi indotti.
Le piccole sale d’ascolto pagano, per contro, lo scotto di un generale minor senso d’ambienza; ma non mancano le eccezioni fortunate in tal senso.
La piccola volta della saletta in foto nella nostra redazione, opportunamente trattata con i cilindri di Melamina Basotect, ha contribuito, nel nostro caso, ad un apprezzabile senso d’ambienza ben superiore a quello ottenibile con i moderni soffitti in stanze di pari dimensioni. Crediamo dunque di aver raggiunto un risultato acustico apprezzabile, anche per via di una fortunata serie di fattori, tanto da permetterci grande concentrazione d’ascolto in pochi minuti d’acclimatamento.
Con efficienza media dei diffusori (89/90 db) e con un amplificatore raffinatissimo da soli 21 watt come il Teorema Acustico Uno.Zero (in foto), abbiamo ad esempio raggiunto livelli d’ascolto realistici persino con le famigerate percussioni giapponesi (membranofoni taiko) del Kodo Show.
Il tappeto sonoro del contrabbasso in alcuni lavori di Gianmaria Testa e il pedale d’organo di Bach, hanno raggiunto situazioni di estremo realismo, proprio nei passaggi a basso volume, confermando l’apporto positivo di questa saletta dalla piccola metratura ma dalla grande capacità di generare emozione.