Il disco perfetto. Purtroppo in Italia praticamente introvabile.
In USA reperibilissimo nei negozi dell’usato a 1 euro o poco più.
Non lasciatevi influenzare dall’etichetta ( Vox Turnabout) che ha una reputazione di produrre dischi venduti a poco prezzo o dell’orchestra poco nota.
Il direttore Thomas Schippers ha/aveva (deceduto da molti anni) molti ammiratori anche qui in Europa ( alcuni melomani amanti della lirica stravedono per lui) ma qui amici miei è il suono e l’incisione di questo vinile che sorprendono e incantano.
Ho ascoltato almeno tre volte dal vivo questa bellissima e ipnotica sinfonia nell’arco degli ultimi 15 anni.
Bene, questo disco riporta l’intera orchestra in casa nella nostra sala d’ascolto nella maniera più verosimile che io abbia mai sentito.
Non come i Decca SXL banda larga o come gli Emi Columbia SAX che ascoltandoli, per quanto affascinanti, danno sempre l’impressione di essere in presenza di qualcosa di artefatto, di segnale e messaggio trattati elettronicamente da macchine, cavi, microfoni.
Sovente ci troviamo con uno strumento solista accanto a noi a pochi centimetri dalla nostra poltrona e non dove dovrebbe essere, a dieci / quindici metri da noi tra gli altri strumenti della compagine orchestrale.
Con il disco in questione l’orchestra è distante al punto giusto e ci troviamo al centro in platea in fila H o giù di lì .
L’ effetto stereo è giustamente ridotto ( a 20 metri dal palco non esiste stereorama. Solo il direttore che dirige sente in stereorama. Noi seduti a 15/20 metri, molto meno).
Grazie al saggio posizionamento dei microfoni ascoltando a occhi chiusi siamo trasportati in Auditorium e alzando il volume un po’ più del normale, si parte per un viaggio che ha del magico.
Non tutti raggiungono queste vette, solo una sparuta produzione dal 1974 al 1978 grazie a un ingegnere del suono “deus ex machina” di nome Mark Aubort e alla sua “Elite Records” a cui va tutto il merito circa il livello sonico e tecnico della incisione.