Il nucleo attuale della band è formato da Aldo De Scalzi, (fratello di Vittorio) (tastiere, percussioni, voce, poi anche sax e chitarra), Andrea Beccari (basso, percussioni, corno, voce, poi solo basso e flauto dolce), Paolo Griguolo (chitarre, percussioni, voce, poi solo chitarre e flauto dolce), Aldo Di Marco (batteria, vibrafono, organo) e Roberto Romani (sax, flauto traverso, clarinetto).
Sperimentalismo, a volte estremo, con ritmiche mutevoli, sortite nel Jazz-Rock d’avanguardia, vicinanza alla scena canterburiana (vedi Soft Machine di Wyatt, Henry Cow) anche se uno dei punti di riferimento, come ammesso dalla band stessa, erano gli Area. Sono soprattutto i brani brevi quelli più folli mentre quelli lunghi sembrano, ad un primo ascolto, un po’ più “normali”. Per la notevole complessità dei brani e l’ironia e stranezza dei testi l’album è stato accostato, non a torto, alle opere di Frank Zappa.
Piccolo Capolavoro, imho!